La storia di questo marchio inizia nel 1923, quando Giulio Brotini avvia a Cerreto Guidi, vicino Firenze, un laboratorio di scarpe fatte a mano su misura per i contadini. Giulio discende da una famiglia di artigiani che nel XIX secolo aveva lavorato per il Granduca di Toscana.
Dopo la guerra rilancia l’attività anche grazie alla partecipazione del figlio Luciano: nasce la Alda, una società che lavora soprattutto per il mercato locale e per le botteghe fiorentine.
Tra queste spicca Cresti, un negozio fiorentino con cui i Brotini collaboreranno a lungo.
Oltre ad essere un bravo produttore di scarpe lavorate a mano, Luciano era un grande appassionato di penne stilografiche: le sue preferite erano le Parker. Così per la propria linea di scarpe, poiché all’epoca erano gli inglesi a fare scuola nel settore delle calzature artigianali, decise di utilizzare il nome Parker e, per onorare suo padre Giulio, decise di chiamare il brand “Parker & Son”.
Il nome suonava bene: le scarpe erano fatte sulle colline toscane ma sembrava arrivassero dalle green hills inglesi per la loro perfezione ed eleganza.
Tuttavia, Luciano non aveva fatto i conti con il tipografo di paese che sbagliò la stampa, dando vita al marchio Pakerson.
Il successo sul mercato americano è importante e i riconoscimenti non tardano ad arrivare: nel 1964 Pakerson ottiene l’Oscar per la migliore calzatura da esportazione.
I Brotini non si fermano qui: partendo da Milano e dalla Lombardia, viene creata una rete commerciale anche in Italia. Quando, a partire dagli anni Ottanta, sul mercato americano il business subisce una flessione, viene attuata una nuova strategia e cioè quella della produzione su licenza. Questa porterà a importanti collaborazioni con Enrico Coveri, Valentino e Krizia.
Dal 1993 il marchio è anche presente sul mercato russo, dove le scarpe artigianali italiane trovano un largo apprezzamento per la qualità dei materiali, della lavorazione e per lo stile.
Così come il legame con il territorio toscano, dal quale prendono vita le creazioni, tanto che le città toscane vengono omaggiate nelle collezioni: i polacchini Certaldo, il mocassino Lucca, la doppia fibbia Siena. Attraverso i decenni la famiglia Brotini ha saputo trarre i migliori risultati da ogni situazione, senza venire meno a una cultura del prodotto e del lavoro basata su etica, ricerca della perfezione, fiducia nella propria squadra. Oggi festeggia 100 anni di attività!
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